Selezione di ciclamini Ibridi F1 Youtube Instagram Facebook Una collezione vegetale nazionale

Coltura

Area professionisti | Le schede coltura | La scheda di coltura | Rinvaso

La scheda di coltura

Rinvaso

Il rinvaso ha luogo 16 settimane dopo la semina in vasi di terracotta o di plastica da 11 a 15 cm di diametro, a seconda delle preferenze del consumatore, in un substrato a base di torba bionda aerata e drenante che favorirà lo sviluppo delle radici.

È sufficiente una concimazione di fondo di 1 Kg/m3 di P.G. Mix.

Come nel trapianto, occorre accertarsi di non interrare completamente il bulbo nel substrato.

Durante le prime quattro settimane, l’irrigazione a pioggia deve essere abbondante ed è necessario mantenere una luminosità massima pari a 40.000 lux.

La spaziatura delle piantine deve avvenire con un certo anticipo per evitare che le foglie si tocchino.

Mantenere una temperatura di 15°C durante la notte e imbiancare con calce per ridurre la temperatura diurna.

Dare inizio alla fertirrigazione non appena le radici appaiono ai bordi del vaso, con un rapporto di 1-0.7-2 per una conducibilità elettrica (EC) di 1.2 mS/cm e arrivare fino a 1.8 mS/cm durante la coltivazione.

Durante i mesi più caldi, è importante ridurre la conducibilità e mantenere il tasso di azoto ad un livello ridotto.

Una buona aerazione, soprattutto laterale, consente al ciclamino di resistere meglio alle alte temperature.

> Dimensioni dei vasi

Le pratiche orticole cambiano a seconda del paese. Nel Nord Europa, i florovivaisti usano vasi di circa 10/12 cm di diametro mentre nell’Europa del Sud non è raro trovare vasi più grandi con un diametro che può arrivare fino a 17 cm. Tale scelta dipende dalle preferenze del consumatore.

> Supporto di coltura

Si consiglia di utilizzare dei bancali aerati, preferibilmente a griglia. In assenza di tale attrezzatura, cospargere il terreno di ghiaia grossolana per evitare che le radici raggiungano l’acqua stagnante sotto i vasi.

> Periodo per il rinvaso

Il rinvaso ha luogo 15, 17 settimane dopo la semina e non deve essere ritardato per non provocare l’allungamento dei peduncoli delle foglie: la pianta tende infatti a crescere verso l’alto. Una volta manifestatasi questa tendenza, vi è il rischio di non poterla più correggere. Bisognerà quindi rinvasare solo piante compatte.

 

Consigliamo l’uso di vasi di 14 cm di diametro (norme europee). Questi vasi saranno di terracotta o di plastica con buone caratteristiche di drenaggio (5 fori e dei ponti per facilitare lo scorrimento dell’acqua). La scelta dei vasi di terracotta rappresenta un vantaggio estetico al momento della vendita.

 

Scegliendo la terracotta, si consiglia di utilizzare vasi trattati contro i muschi e le alghe. La loro presenza sulla superficie del vaso di terracotta, per non menzionare l’aspetto estetico poco gradevole, modifica infatti il grado di porosità di un vaso rispetto ad un altro compromettendo l'omogeneità della coltura.

> Substrato per il rinvaso

La qualità del terriccio utilizzato è molto importante. Gli elementi che lo compongono devono essere di ottima qualità. Si consiglia quindi di rivolgersi a società specializzate nella produzione e commercializzazione di substrato per ciclamini. Un terriccio appropriato e di qualità è fondamentale nella lotta contro le malattie.

Si raccomanda di utilizzare solo terriccio nuovo.

 

Il substrato di rinvaso è un terriccio molto drenante, a base di torba bionda di varia granulometria e di perlite (10 %).

pH del substrato: 5,6-5,8

Tale substrato non contiene argilla poiché è superflua. Quando viene aggiunta, essa non supera il 5-10 % della miscela, percentuale insufficiente per creare l’effetto cuscinetto che l’argilla esercita nei confronti dei fertilizzanti.

 

La scelta di un substrato molto drenante è fondamentale per impostare correttamente la pianta all'inizio del rinvaso. In un substrato di questo tipo l'apparato radicale, relativamente fragile nel ciclamino, può estendersi opportunamente, il bulbo si sviluppa e si ottiene l’inizio della fioritura. Il buono stato generale della pianta ridurrà il rischio di malattie.

 

Per l'aerazione del substrato si consiglia di utilizzare la perlite, prodotto inerte rispetto alla corteccia fresca di pino. Questo perché la corteccia del pino, degradandosi, fissa l'azoto disponibile nel substrato. Se la temperatura aumenta, l’azoto verrà liberato. In queste condizioni si richiede invece un apporto di azoto contenuto (Rif. § "Condizioni di coltura nei periodi caldi").

 

In un terriccio non drenante, l'apparato radicale non si sviluppa sufficientemente e risulta più sensibile agli attacchi dei batteri e dei funghi Cylindrocarpon e Thielaviopsis.

 

Il substrato deve possedere buone proprietà di ritenzione idrica. I substrati utilizzati non devono perdere troppo rapidamente l'acqua in essi contenuta, senza tuttavia trattenerla troppo a lungo. Diversamente si potrebbero manifestare alcuni problemi, soprattutto in caso di brusche variazioni di temperatura. È più facile infatti regolare le irrigazioni in base alla temperatura. Tuttavia è evidente che, nella scelta del substrato, entrano in gioco altri parametri come il clima, la serra, l'attrezzatura utilizzata, l’esperienza e le abitudini del florovivaista.

> Fertilizzazione di base

La fertilizzazione di base viene effettuata con il P.G. Mix (15-11-21) e varia a seconda della grandezza auspicata della futura pianta:

 

Ciclamino "normale"

Ciclamino compatto

Mini Ciclamino

1 kg/m3 di substrato

0,5 kg/m3 di substrato

0,5 kg/m3 di substrato

 

> Metodo di rinvaso

Le piantine con un pane radicale leggermente asciutto sono più facili da togliere dalle cassette di polistirolo. Si procede preparando una piccola buca al centro di un terriccio di rinvaso umido non compatto. Mentre si depone il bulbo al centro del vaso, occorre fare attenzione a non danneggiare le fragili radici. Durante questa operazione, è fondamentale che il bulbo sia completamente coperto dal substrato senza però essere interrato troppo in profondità, pena la diminuzione della precocità.

I mini ciclamini possono essere rinvasati con il bulbo non completamente interrato.

> Irrigazione

All'inizio del rinvaso, l'irrigazione avviene dal basso. Come per il trapianto, l'irrigazione a pioggia, con goccioline molto fini, è la più indicata. Iniziare ad irrigare non appena terminata l'operazione di rinvaso. La pianta verrà alimentata solo con acqua per un periodo che va da 15 giorni a 3 settimane.

Accertarsi di umidificare bene il pane di terra in modo che, quando il vaso assorbe l'acqua, la parte superiore del substrato non si prosciughi. In tal caso, il posizionamento dei fittoni non sarà ottimale e l'equilibrio della pianta ne risentirà.

> Sistema di irrigazione

Il sistema di irrigazione è un sistema localizzato che prevede un pane di terra imbevuto d'acqua senza che questa fuoriesca dal vaso.

In caso di irrigazione localizzata, si può utilizzare una bilancia con un vaso campione per ogni elettrovalvola al fine di regolare automaticamente il fabbisogno idrico del settore.

Le irrigazioni sono frequenti e in piccole quantità.

Se il substrato è troppo asciutto, il ciclamino risponde a questo stato di stress mettendosi a riposo. È uno stato difficilmente controllabile. Si consiglia di mantenere sempre umido il pane di terra e di monitorare attentamente lo sviluppo della pianta agendo sull'apporto di fertilizzante. L'apporto idrico è un parametro fondamentale da tenere in considerazione. Il parametro fertilizzante deve essere calcolato in base al precedente.

Sarà inoltre necessario verificare che il substrato non sia eccessivamente imbevuto d'acqua per evitare che la pianta tenda ad impregnarsi a sua volta (fenomeno di turgescenza) e a produrre foglie di grandi dimensioni.

> Luce

Sebbene il ciclamino non reagisca al fotoperiodo, la crescita della pianta e la comparsa di fiori sono determinati dalla quantità di luce che raggiunge il centro della pianta (intensità e durata della luce diurna).

Il ciclamino richiede un'intensità luminosa di 40.000 lux. Oltre i 50.000, si consiglia di ombreggiare per ridurre l'intensità luminosa incidente. A tale fine si consiglia di imbiancare parzialmente la serra con calce sotto forma di goccioline che favoriranno la rifrazione della luce. È preferibile imbiancare la serra rispetto ad un uso sistematico di schermi che diminuiscono troppo drasticamente l'intensità luminosa e la qualità dell'irraggiamento incidente: le foglie perdono compattezza, si allungano e, generalmente, il numero di fiori diminuisce. L’imbiancamento non deve comunque essere continuo per non rischiare di essere controproducente.

 

La durata della luce diurna aumenta fino al 21 giugno per poi diminuire progressivamente. Ricordarsi di togliere l'imbiancamento altrimenti, se lasciato troppo a lungo, il ciclamino verrà privato dell’intensità luminosa necessaria allo sviluppo.

> Temperatura

Per diminuire localmente una temperatura eccessiva, alcuni florovivaisti ricorrono a frequenti nebulizzazioni. Questa pratica deve essere assolutamente evitata in quanto non fa altro che abbassare temporaneamente la temperatura e togliere compattezza ai tessuti inzuppati d'acqua. In presenza di un eccesso di azoto e di una temperatura troppo elevata, si crea un terreno propizio all'attacco dei batteri.

 

Si consiglia di terminare il rinvaso prima dell’arrivo del caldo torrido. Non bisogna inoltre dimenticare che, d'estate, temperature intorno ai 30°C sono meglio tollerate da piante che si trovano a metà ciclo. Le piante più avanzate presentano una minore resistenza.

 

Una volta iniziata la fioritura, la temperatura notturna delle serra deve essere mantenuta a 15°C per consentire uno sviluppo ottimale dei fiori.

Già all'inizio di gennaio si può cominciare a ridurre la temperatura notturna a 12°C in caso di esposizione al sole nel periodo invernale.

> Fertilizzazione complementare

Una pianta trattata con poco azoto vivrà più a lungo una volta acquistata dal consumatore.

L'interruzione prematura della concimazione potrebbe provocare l'esaurimento di riserve e quindi uno sbiancamento delle foglie.

 

È difficile porre rimedio ad errori di concimazione. Poiché è il bulbo a risentire per primo di tali errori, la comparsa dei sintomi a livello delle foglie risulta ritardata.

1 > Fertirrigazione

Comincia da 15 giorni a 3 settimane dopo il rinvaso. All'inizio della fertirrigazione, la conducibilità della soluzione nutritiva è di 1,2 con un rapporto 1-0.7-2. Con la crescita della pianta la conducibilità della soluzione viene portata progressivamente a 1,8.

La fertirrigazione si effettua ad ogni irrigazione con il sistema localizzato.

 

Modificando il rapporto della soluzione nutritiva è possibile modificare il “portamento” della pianta. Se, da un lato, una soluzione equilibrata permetterà lo sviluppo di una pianta normale di un determinato volume, un apporto aggiuntivo di potassio all'inizio del rinvaso o un deficit di azoto favoriranno un miglior sviluppo del tubercolo e dell'apparato radicale.

Allo stesso modo, in queste condizioni i bottoni fiorali si svilupperanno tutti insieme portando ad una fioritura e quindi ad un esaurimento contemporaneo. Ricorrendo ad un’equilibrata concimazione supplementare, la formazione dei bottoni, e quindi la fioritura, risulta meglio distribuita nel tempo.

Nelle nostre serre abbiamo effettuato test di concimazione sulla varietà Halios Ecarlate Vif nel 1994.

Lo scopo della prova era la ricerca del rapporto Azoto/Potassio più adatto ad una rapida fioritura contemporanea d’estate a Fréjus (sud della Francia).

Abbiamo provato diversi dosaggi di fertilizzanti a partire dalla spaziatura di fine coltura.

Le prove hanno dimostrato che un rapporto di concimazione pari a 1-0.7-2 per tutto il periodo non era il più indicato per ottenere il tipo di fioritura desiderato.

Inizialmente abbiamo ridotto l’apporto di azoto, con un rapporto 0.5-0.7-2. In queste condizioni di deficit di azoto e di un relativo eccesso di potassio abbiamo ottenuto un gran numero di bottoni e di fiori.

In compenso il numero di foglie si è ridotto e le foglie piccole che presentano un peduncolo corto sono risultate più chiare.

 

Si è quindi constatato che, per ottenere un gran numero di fiori, di bottoni e la quantità di fogliame desiderata, è opportuno concimare inizialmente con un rapporto 0.5-0.7-2 per favorire lo sviluppo dei bottoni floreali (e ciò per 9 settimane a partire dalla spaziatura); in seguito occorre somministrare di nuovo del fertilizzante nel rapporto abituale 1-0.7-2.

2 > Fertilizzanti a lenta cessione

Questo tipo di fertilizzante è da evitare. La cessione dipende infatti dalla temperatura che, se elevata, favorirà la liberazione di azoto. In tali condizioni, è opportuno limitarne l’apporto.

 

NB:    Si consiglia di non utilizzare fertilizzanti con un rapporto paritario (per esempio 10-10-10 o 20-20-20) le piante che si ottengono presentano infatti poche foglie ed una lenta fioritura.

 

Sarebbe utile analizzare sistematicamente la conducibilità della soluzione nutritiva per confrontare i dati da un anno all’altro.

> Influenza del caldo e della luminosità sulla fertilizzazione complementare

Nel periodo estivo è necessario calcolare la somministrazione di fertilizzante in funzione della temperatura ma anche dell’intensità luminosa che filtra attraverso il sistema di ombreggiamento.

In periodi di caldo intenso, il ciclamino assorbe più facilmente l’azoto. Se da un lato si favorisce la crescita vegetativa, dall’altro le foglie risultano meno compatte, si allungano e diventano ancora più sensibili agli attacchi batterici.

 

D’estate, all’interno delle serre, l’intensità luminosa dovrà essere ridotta poiché comporta un aumento eccessivo della temperatura per il ciclamino. Di fronte a un aumento della temperatura all’interno della serra, il florovivaista deve prendere una serie di contromisure: innanzitutto un sistema di ombreggiamento nella serra per ridurre la temperatura. Tuttavia tale riduzione associata al calo dell’irraggiamento incidente diminuisce la capacità di assorbimento dell’azoto da parte del ciclamino. Il florovivaista ridurrà pertanto la quantità di azoto nella soluzione nutritiva. E’ tuttavia necessario accertarsi che l’irraggiamento incidente sia sempre sufficiente per non compromettere la funzione clorofilliana.

La carenza estiva di azoto non rappresenta un grave problema per il florovivaista rispetto agli obiettivi di vendita. In effetti, le piante sono piccole, presentano un gran numero di foglie e il bulbo si sviluppa. L’inizio della fioritura è molto precoce e lo sviluppo radicale accentuato.

L’eccesso di azoto nel periodo estivo favorisce invece lo sviluppo di foglie grandi in quantità eccessiva. Inoltre il periodo di coltura si allunga e la sensibilità al Botrytis aumenta.

Nei periodi di caldo intenso è necessario diminuire l’apporto di fertilizzante. Si consiglia di diminuire la conducibilità della soluzione nutritiva per evitare un eccesso di sali nel vaso. La pianta assorbe infatti più acqua per compensare quella persa nella traspirazione. Pertanto le sostanze nutritive non utilizzate si accumulano nel vaso. Una quantità eccessiva di sali è pericolosa per la pianta poiché provoca bruciature sul bordo delle foglie e sulle radici. Inoltre si nota una maggiore sensibilità al Fusarium e ai batteri. Per far fronte a questa situazione di stress, la pianta si mette a riposo.

 

D’altro canto, l’equilibro della soluzione nutritiva svolge anch’esso un ruolo importante nel comportamento della pianta in condizioni di temperatura elevata. Una pianta alla quale è stata somministrata la giusta dose di elementi nutritivi in termini di contenuto e quantità è in grado di tollerare meglio condizioni di forte luminosità.

> Fitoregolatori

Non consigliamo l’uso dell’acido gibberellico che accelera la fioritura ma allunga anche gli steli e deforma i fiori diminuendo il valore all’acquisto del ciclamino.

> Aerazione delle serre

L’aerazione delle serre deve essere ottimale. In caso di forte caldo, l’aerazione tramite le sole aperture sul tetto è insufficiente. È necessario ricorrere ad un’aerazione laterale bassa a livello delle vetrate della serra. In questo modo si assicura una buona circolazione dell’aria a livello delle piante e si evita di indebolire i tessuti vegetali.

> Spaziatura

Nelle prime 4 settimane successive al rinvaso, le piante sono coltivate secondo un metodo di contatto vaso contro vaso. Questo tipo di coltura favorisce la creazione di un migliore microclima.

Una spaziatura precoce influisce sulla qualità della pianta, sulla sua compattezza, sulla precocità della fioritura e sulla capacità di resistenza alle malattie.

In assenza di spaziatura, le foglie già formate si ingrossano e la produzione di nuove foglie si riduce.

 

Si procederà quindi a due spaziature prima del distanziamento finale.

Si consiglia di disporre le piante in modo che la spaziatura non sia compromessa dalla mancanza di manodopera (ferie...) o di tempo. In tal caso una sola spaziatura prima del distanziamento finale potrà essere sufficiente.

> Fioritura

Si consiglia di togliere i primi 3 o 4 fiori aperti poiché affaticano la pianta. Gli altri bottoni potranno così svilupparsi e fiorire.

 

Tutte queste operazioni, ad eccezione della spaziatura, devono essere eseguite fino al momento della fioritura. Durante la fioritura, monitorare attentamente le condizioni di aerazione e di temperatura per evitare gli attacchi del Botrytis, responsabile del marciume grigio sui fiori.

avertissement(); ?>

La scheda di coltura :

S.A.S Morel Diffusion

2565, rue de Montourey
83600 Fréjus - France

Telefono internazionale : +33 (0)4 94 19 73 04
Centralino : + 33 (0)4 94 19 73 00
Fax : +33 (0)4 94 19 73 19

Mettetevi in contatto con il nostro <br/> responsabile tecnico
Mettetevi in contatto con il nostro
responsabile tecnico