Con il metodo DIF (differenze tra la temperatura diurna e notturna), utilizzato soprattutto nel nord Europa, la temperatura è strettamente collegata alla quantità di luce ed è possibile quindi ottenere colture più compatte.
Luce e temperatura agiscono sinergicamente sulla qualità delle piante, influenzando soprattutto il loro aspetto, la formazione dei fiori e la durata della coltura durante tutte le fasi di coltivazione. Mentre è la luce ad influire maggiormente sulla formazione dei fiori, la fase di sviluppo dei fiori e la seconda buttata di foglie dipendono principalmente dalla temperatura.
La temperatura ha un impatto notevole sulla fase di germinazione (18°C), sulla formazione dei fiori e sulla durata complessiva della coltivazione.
Tuttavia, bisogna tenere sempre presente che le numerose varietà di ciclamino possono avere comportamenti diversi quanto a temperatura e luce. E' quindi opportuno fare molta attenzione e valutare caso per caso.
Per far sì che ogni fase della coltivazione si svolga in modo corretto, è fondamentale mantenere la temperatura su valori ottimali, garantendo sviluppo e qualità desiderati. Ricordiamo infine che mantenendo temperature costanti si evitano in buona parte le malattie fungine, come la Botrytis.
Durante la fase di coltivazione sembra che le temperature notturne abbiano un impatto inferiore rispetto a quelle diurne. Tuttavia, diversi studi hanno dimostrato che una temperatura diurna inferiore alla temperatura notturna consente di ottenere piante più tozze e con piccioli e peduncoli fiorali più corti. Questo processo risulterebbe interessante nel caso in cui si volessero produrre in serra piante di piccole dimensioni o ben compatte. Al contrario, se la temperatura diurna è maggiore di quella notturna, si ottengono piante con un allungamento dei piccioli e dei peduncoli fiorali nettamente superiore rispetto a quanto avviene in una coltivazione in cui temperatura diurna e notturna sono identiche (in entrambi i casi, sommando la temperatura diurna e notturna si ottiene lo stesso valore). La pianta risulta meno compatta, le foglie sono più grandi e i fiori più pallidi. In breve, anche se una temperatura diurna più elevata consente di diminuire la durata della coltivazione, le piante ottenute sono di qualità inferiore.
Nel corso delle stagioni caratterizzate da valori non troppo elevati (autunno, inverno) è possibile ricreare all’interno della serra le condizioni ideali per la coltura con l'ausilio dei sistemi di riscaldamento. Al contrario, durante i mesi estivi, può essere più difficile mantenere le temperature ideali che, spesso, devono essere più basse rispetto a quelle esterne alla serra.
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